Il GLAUCOMA, come tutte le malattie croniche, impone al paziente una aderenza alla terapia prescritta, sia come numero di instillazioni che come rispetto dell’orario. Pur avendo compreso la pericolosità del glaucoma, che potenzialmente può portare alla cecità, dopo una fase iniziale in cui la terapia viene fatta in modo scrupoloso viene adeguata agli orari di lavoro, alle abitudini giornaliere, associata alle altre terapie generali, inoltre, soprattutto quando vi sono difficoltà manuali, anche istillazioni fatte in modo non corretto.
Se la discrepanza con lo schema terapeutico non è significativa non si ha progressione della malattia, ovviamente se è sotto controllo il tono oculare, se invece le medicazioni non vengono fatte o gli orari sono eccessivamente diversi da quelli ideali, la progressione del danno, che è irreversibile, è pressoché inevitabile.
Evitare o ridurre una terapia che, spesso, nelle persone ultrasessantenni si aggiunge ad una lista di farmaci per altre patologie può migliorare la qualità della vita e ridurre il livello di ansia permettendo un controllo della malattia.
I colliri antiglaucoma, inoltre, frequentemente provocano uno stato di irritazione cronico della superficie, con arrossamento della congiuntiva, prurito, creando, le prostaglandine, una iperpigmentazione della cute delle palpebre e la crescita di ciglia in modo esuberante.
Altri colliri, come i betabloccanti vengono in parte assorbiti e, in persone con bradicardia possono accentuarla, se è presente una insufficienza respiratoria peggiorarla creando affanno.
Altro effetto collaterale è legato al passaggio, inevitabile, in gola del farmaco che crea fastidi più o meno rilevanti.
La Selective Laser Trabeculopasty (SLT) è una tecnica laser particolare che nei quasi 10 anni da quando è stata introdotta, ha dimostrato la capacità di ridurre il tono oculare in modo significativo e duraturo con la possibilità di essere ripetuta nel tempo senza significativi effetti collaterali.
Per questi motivi oggi le società del glaucoma degli Stati Uniti e quella europea indicano la SLT come prima procedura nel trattamento di persone che presentano valori di pressione oculare elevati (oltre 18-20 mmHg) o già in terapia soprattutto se, non essendo sotto controllo la malattia c’è necessità di dover aumentare la terapia. La possibilità di portare il tono su valori normali evita la terapia con i colliri o riduce il numero dei farmaci da utilizzare.
Il trattamento è ambulatoriale, non prevede l’instillazione di farmaci che dilatano la pupilla e quindi passato l’effetto dell’abbagliamento, che dura circa 15 minuti, il paziente, se vuole può tornare a casa in macchina.
Prima dell’applicazione laser viene instillato un collirio ipotizzante ed un anestetico, quindi una lente appositamente costruita per questi trattamenti viene posta sulla cornea che viene protetta con un gel, una volta visualizzato l’angolo iridocorneale vengono effettuati 25 applicazioni ogni quadrante.
Si può trattare solo 180° o 360° a discrezione del medico, il trattamento dura circa 5 minuti ed è indolore, il paziente sente soltanto un modesto fastidio dato dalla lente e, talvolta, una modesta sensazione puntoria.
Dopo il trattamento viene prescritto per una settimana un farmaco antinfiammatorio, dopo un mese si controlla il risultato ottenuto sul tono.