Schermo di Hess
È stato ideato da un neurofisiologo svizzero, Walter Rudolf Hess, che nel 1949 ha vinto il premo Nobel per la medicina e successivamente modificato più volte fino alla versione recente.
Lo schermo di Hess è un esame utile per diagnosticare i difetti della motilità oculare quali ad esempio paresi o paralisi, che possono dare origine a diplopia (visione doppia) e strabismo. Graficamente mostra le ipo e le iperfunzioni dei muscoli oculari. È costituito da uno schermo su cui sono tracciate linee orizzontali e verticali con al centro un punto di fissazione e da altri punti che formano un quadrato per esaminare i campi d’azione dei 6 muscoli che permettono agli occhi di muoversi nelle varie posizioni. Il paziente indossa un paio di occhiali rosso-verde, l’esaminatore proietta una luce rossa lungo i punti dello schema e chiede al paziente di seguire i movimenti con la torcia verde che tiene in mano: l’occhio in esame è quello coperto dal filtro dello stesso colore della torcia del paziente. Una volta completato lo schema, si invertono i filtri degli occhiali oppure si scambiano le torce e si esamina l’occhio controlaterale. I punti illuminati dal paziente vengono riportati su un grafico cartaceo che consente quindi di individuare le eventuali anomalie dei movimenti dei muscoli, se risulta un quadrato regolare significa che i movimenti dei muscoli sono normali, se invece il quadrato è alterato è possibile identificare il muscolo o i muscoli ipo o iperfunzionanti.
Il test è indicato in presenza di una diplopia, per identificare il muscolo paretico e seguire nel tempo le modificazioni, è utile nelle forme di strabismo dell’adulto per la diagnosi e per una programmazione chirurgica corretta.