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Cataratta

La Cataratta

È un processo di opacizzazione del CRISTALLINO, la lente situata all’interno dell’occhio che permette la messa a fuoco delle immagini sulla retina.

Cataratta Significato

CATARATTA è un termine generico con cui si indica ogni perdita di trasparenza, sia quella modesta che quella completa.

A seconda dell’entità delle opacità, della sede e delle condizioni di luce, i disturbi possono essere praticamente irrilevanti o tali da impedire la percezione di qualsiasi oggetto rimanendo comunque la percezione della luce.

Claude Monet, Water Lilies and Japanese Bridge, 1899, Princeton University Art Museum, New Jersey, USA.
Claude Monet painting featured on large painting in Musée de l'Orangerie, Paris, France - shot in August 2015

Claude Monet nell’ultima parte della sua vita fu colpito da cataratta, tra i due dipinti di ninfee passano 12 anni ma soprattutto cambia la percezione dei colori data dalla cataratta.

Dopo molte insistenze per la paura della chirurgia il pittore si fece operare, il quadro successivo sono sempre ninfee, a quel tempo l’intervento era grossolano, il paziente rimaneva afachico e aveva bisogno di una correzione con una lente positiva di circa +12.

La cataratta completa, nei paesi del terzo mondo rimane la causa più comune di cecità, mentre nei paesi occidentali esiste la possibilità di effettuare l’intervento precocemente evitando di arrivare ad una riduzione notevole della vista.

Quando Operare

Prima dell’avvento delle moderne tecniche chirurgiche, la FACOEMULSIFICAZIONE in particolare, l’intervento veniva fatto quando la cataratta era MATURA, quando cioè era completa; il paziente arrivava in sala operatoria e, con l’occhio da operare, non vedeva altro che la luce; venivano messi punti a fine intervento e rimaneva ricoverato per 10 giorni.

Non veniva impiantato nessun cristallino artificiale, non erano disponibili, e successivamente venivano prescritti degli occhiali con lenti molto spesse e pesanti con una qualità di vista mediocre.

signore

Oggi l’intervento è indicato quando la cataratta è tale da rendere complicata l’attività giornaliera, le tecniche chirurgiche sono tali da permettere di asportare il cristallino anche quando non sono presenti opacità, anzi la cataratta completa rappresenta una condizione in cui tali tecniche diventano di più complessa esecuzione.

La tempistica sarà diversa a seconda di età, lavoro, hobby, domicilio.
Un camionista sarà in difficoltà anche con una cataratta iniziale, perché i fastidi con la luce rendono difficoltosa la guida.

Una persona anziana, che non ha patente, avrà difficoltà nella vita di tutti i giorni con una cataratta più avanzata.

La cataratta nelle fasi iniziali, aumentando l’indice di refrazione del cristallino, miopizza l’occhio e questa fase viene interpretata come una “seconda giovinezza”, in questo modo infatti si evita l’uso degli occhiali per vicino da cui era dipendente, togliendo la cataratta in questa fase spesso si rende il paziente scontento in quanto migliora la vista per lontano, ma deve riprendere l’uso degli occhiali per vicino.

Il momento dell’intervento deve essere concordato con il paziente chiarendo quello che si può ottenere e quello che si perde.

Se contemporaneamente alla cataratta sono presenti altre patologie, ad esempio una maculopatia, il recupero visivo è condizionato da quanto queste patologie incidono sulle strutture oculari; una lesione avanzata con compromissione della FOVEA, con la rimozione della cataratta avrà come risultato un miglioramento della percezione della luce e dei colori, ma non un guadagno di acuità visiva, lo specialista potrà esplorare meglio il fondo oculare, ma non ci saranno altri vantaggi.

Un occhio PIGRO/AMBLIOPICO con la rimozione della cataratta potrà recuperare il visus che aveva, ma non raggiungerà mai un visus ottimale.

Procedure Chirurgiche

Scopo dell’intervento è quello di eliminare il cristallino opaco sostituendolo con un cristallino artificiale (lente intraoculare) di potere refrattivo tale da ripristinare una vista ottimale.

Si effettua una piccola incisione di 1,8- 2,2 mm attraverso la quale, dopo aver aperto la capsula che racchiude la cataratta, con l‘ausilio degli ultrasuoni si frammenta il cristallino che viene poi aspirato, viene poi introdotto un cristallino artificiale il cui potere è stato calcolato precedentemente e concordato come risultato refrattivo con il paziente.

Il risultato che si può ottenere può privilegiare la visione per vicino scegliendo una lente intraoculare che consenta al paziente nel post-operatorio di aver bisogno di occhiali per lontano e non per vicino, al contrario se il paziente preferisce utilizzare occhiali per la lettura e non per lontano.

I cristallini artificiali possono consentire di correggere un astigmatismo significativo, è possibile anche utilizzare cristallini multifocali.

Ad oggi la chirurgia della cataratta con Femtolaser non ha evidenziato una superiorità significativa rispetto alla “tradizionale” chirurgia della cataratta.

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foto operazione